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Scena 85 - III trimestre 2016

Il significato di “formae mentis”, titolo del celebre libro di Howard Gardner, si è andato ampliando nel tempo: infatti lo scopo del libro è dimostrare che il fenomeno “intelligenza” può essere scomposto in una serie žnita di abilità umane distinte, di distinte intelligenze: linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestetica, personale e interpersonale, mettendo in discussione l’interpretazione che voleva misurare l’intelligenza mediante test verbali e proponeva una tecnica capace di applicazioni in campo educativo. Da qui l’importanza del teatro e dei laboratori teatrali per lo sviluppo delle abilità connesse. I laboratori hanno la funzione di far sperimentare ed acquisire ai partecipanti gli “strumenti” dell’arte teatrale (training fsico-sensoriale, azione teatrale, narrazione, improvvisazione), utilizzati per entrare in contatto con aspetti del proprio essere a cui, nella vita ordinaria, non si dà spazio d’espressione. Le attività, inoltre, aiutano lo sviluppo di una maggiore capacità di ascolto di sé e degli altri, molto importante nella performance di gruppo ed una crescita delle proprie potenzialità espressive, acuendo la propria sensibilità. In un’epoca altamente tecnologica dove sembra non ci sia spazio per la comunicazione creativa tra le persone, l’arte teatrale può aiutarci a riacquistare žducia nelle relazioni umane e nella capacità di comunicare esperienze profonde e interessanti. Il teatro radicato nel corpo, nella voce, nell’emozione e nella coscienza di chi lo pratica conduce ad un’integrazione armonica di tutte le parti del nostro essere.